La magia di Toscanini, un dono per l’umanità - Pietro Salini

«Ci sono stati, certo, altri grandi direttori… ma il Maestro fu l’unico che sapeva farti suonare meglio di quanto tu stesso ti credessi capace. Questo dono è concesso soltanto agli dèi, e in questo senso lui era un dio».
(Edwin Bachmann, violinista della NBC Orchestra)

Genio, valori profondi e non negoziabili, lavoro, eccellenza realizzativa in ogni attività. Potrebbero essere queste le parole che riassumono la natura e la grandezza di Arturo Toscanini, di cui ricorre nel 2017 il centocinquantesimo della nascita e il sessantesimo della scomparsa.

Talento italiano assoluto e precoce, nato da modeste origini e diventato il direttore d’orchestra più celebrato al mondo grazie al carisma e all’autorevolezza, ma anche a una profonda umiltà nell’accostarsi all’arte.

Lavoratore instancabile, innovatore inesauribile, era mosso da una passione capace di infondergli continuamente energie nuove, nello studio delle partiture come nelle sale da concerto e nei teatri d’opera, lungo le infinite tappe delle tournée.

Fiero della sua indole così profondamente italiana e mediterranea, è stato un cittadino del mondo che ha consacrato la sua esistenza a principi ancora attualissimi, primo fra tutti quella della responsabilità morale e civile dell’artista. La musica – studiarla e dirigerla, eseguirla e trasmetterla al pubblico – fu per lui stile di vita e ispirazione, lo strumento per comprendere il mondo e crearne uno migliore, intriso di bellezza e poesia.

Nel 1943, in uno dei momenti più tetri della storia, mentre tragedie di massa dilaniavano il pianeta e per milioni di persone la speranza si era ridotta ormai solo a una parola, Arturo Toscanini registrava a New York Hymn of the Natione, un filmato per trasmettere alle generazioni future un messaggio di pace, libertà, passione e capacità di esecuzione.

Sono questi i valori che ci hanno spinto a vedere in Toscanini un campione di eccellenza italiana e un esempio di democrazia e di capacità di generare benessere per chi usufruisce delle sue “opere”.

Gli stessi valori che hanno ispirato il nostro lavoro in tutto il mondo, nel corso di più di cento anni, per la costruzione di grandi infrastrutture complesse, in grado di facilitare il progresso dei Paesi e la crescita economica e sociale.

 

Pietro Salini
Amministratore Delegato Webuild (Precedentemente Salini Impregilo)