Cambiare per sempre ciò che siamo - Rosa Maria Britton
Cambiare per sempre ciò che siamo - Rosa Maria Britton
Era il 1905. Una piccola nazione, Panama, iniziava ad essere divisa a metà per poter aprire un canale tra due oceani, così da cambiare per sempre ciò che siamo. I panamensi, 90.000 persone in tutto il territorio, dovettero adattarsi ad accogliere più di 30.000 lavoratori venuti per lavorare agli scavi del Canale. Nonostante la maggior parte dei lavoratori fossero discendenti Africani delle Antille, furono raggiunti presto da spagnoli, portoghesi, scozzesi e da persone di altre nazionalità. Il Paese venne cambiato in molti modi, soprattutto in termini socio-culturali. A lavoro completato, si integrarono gradualmente all'interno della numerosa popolazione, in un caleidoscopio linguistico, di usi, di cibi e di religioni. Molto prima, dai tempi della costruzione della strada ferroviaria intercontinentale, operai cinesi e molti avventurieri - cercando di giungere in California, rimasero sull'istmo ed iniziarono a piantare i semi della Panama di oggi. I cinesi introdussero il riso, che divenne l'alimento primario dei panamensi, a differenza del resto del Centro America che invece predilige il frumento.
Sin dai tempi dell'amministrazione americana, l'assunzione di personale presso il Canale ha sempre seguito una politica di pari opportunità, mai discriminando in funzione del sesso o della razza del/della candidato/a.
Il Paese, in seguito alla costruzione del Canale, per più di quarant'anni, rimase diviso in due. L'attraversamento dello stesso avveniva con navi, con tutte le inconvenienze ed i ritardi del caso.
Il Darien Gap si trova ad est della capitale mentre ad ovest della stessa è situata l'area produttiva del Paese. Alcuni agricoltori riuscivano a portare i propri prodotti al mercato cittadino grazie a piccole barche e cutter, evitando così di imbattersi nelle forti correnti e nel tempo poco clemente del Pacifico. Solo nel 1960, il completamento del Ponte delle Americhe permise di collegare le due sponde dell'istmo, rimaste per mezzo secolo separate. I panamensi siglarono molte concessioni e si sottoposero a molti sacrifici per il Canale. Le lotte nazionaliste degli anni seguenti, che chiedevano la restituzione dei terreni occupati dagli americani e le forti manovre geopolitiche effettuate dal Generale Torrijos negli anni 80, culminarono nella sigla dei trattati Torrijos-Carter, che restituivano la totale sovranità a Panama nel 1999. Gli insediamenti militari della Canal Zone furono gradualmente chiusi e negli anni 90, per la prima volta, un amministratore panamense prese in mano la gestione delle operazioni del Canale. Molte persone, sia a Panama che all'estero, furono dell'opinione che Panama non si sarebbe dimostrata all'altezza di gestire il Canale con la stessa efficienza degli americani. I fatti però smentirono ogni previsione. Il personale del Canale era pronto a lavorare con impegno ed entusiasmo per molti anni a venire. La lealtà verso il Canale sin dai tempi dell'amministrazione statunitense è ben nota. La maggioranza del personale del Canale dedica la propria vita professionale allo stesso. Molti di questi lavoratori hanno superato i cinquant'anni di servizio. Tra questi, vi è Cecil B. Hynes, che per ben settantadue anni ha offerto il proprio contribuito, diventando l'impiegato federale statunitense più anziano. Ricevette in seguito anche le meritate decorazioni dall'allora Presidente Bill Clinton.
Nel 1997, al Congresso Universale sul Canale di Panama, organizzato per commemorare il ventesimo anniversario dalla firma dei Trattati Torrijos-Carter, fu discusso in modo esaustivo l'allargamento del Canale. Da subito si iniziò a studiare la possibilità di espandere il Canale. Vennero condotti più di cento studi sia da esperti panamensi che internazionali. La Panama Canal Authority, al termine dell'indagine, stimò in circa 5 miliardi di dollari il costo del progetto. La Costituzione di Panama richiese la preliminare approvazione da parte dell'Asamblea Nacional de Diputados prima della proposta pubblica dello stesso tramite referendum nazionale. Un investimento di tale portata avrebbe dato una forte spinta all'economia per molti anni, ma una simile decisione richiedeva l'approvazione dell'elettorato.
La proposta fu sottoposta all'attenzione del popolo di Panama il 24 Aprile 2006. Da subito, ebbe inizio un'intensa campagna portata avanti dai diversi gruppi a favore, così come anche quella dei nazionalisti, che misero in discussione i costi stimati dal governo e asserirono che il progetto non avrebbe mai raggiunto il successo sperato per motivi di corruzione. Il governo non fu autorizzato a spingere verso il voto a favore. Le attività di campagna referendaria furono intense. Molti gruppi furono coinvolti in spot pubblicitari televisivi a favore del progetto, tra cui artisti, intellettuali, alcuni discendenti degli operai Afro-Antillani e cittadini da ogni parte del Paese.
Il referendum ebbe luogo in Ottobre 2006 e la proposta referendaria passò per maggioranza. Gli USA, per molti anni, mantennero un'area di osservazione per visitatori presso i Miraflores Locks, con stand esterni e informazioni sulle chiuse fornite tramite megafono.
Nel 2002, successivamente alla presa in carico del Canale da parte di Panama, iniziarono a realizzare un centro per visitatori di quattro piani vicino alle chiuse, con ristoranti, bar, un museo sulle biodiversità e un teatro con filmati e video e altri show giornalieri da ogni parte del mondo. Da allora si è sempre voluto attrarre giovani studenti e altri gruppi così che possano imparare di più sul Canale. I migliaia di panamensi che attraversano il Canale sul Ponte delle Americhe o sul Nuovo Ponte del Centenario, osservano lo spazio d'acqua e le navi di ogni dimensione che lo attraversano senza sapere quanti sforzi siano stati spesi per permettere loro di farlo.
Approvata l'espansione, l'Autorità del Canale iniziò un programma di addestramento intensivo per raggiungere il volume richiesto di manodopera specializzata nelle aree di scavo - la prima fase del progetto. Sin dai tempi dell'amministrazione americana, l'assunzione di personale presso il Canale ha sempre seguito una politica di pari opportunità, mai discriminando in funzione del sesso o della razza del/della candidato/a. Dagli anni 80, vi sono donne che arrampicandosi su per scale pericolose si uniscono agli equipaggi dell'Autorità del Canale, prendendo il comando delle imbarcazioni. Donne che hanno iniziato a prendere il controllo di alcune navi traino che presto verranno sostituite da navi rimorchiatori.
Il consorizio Grupo Unidos por el Canal (GUPC) fu responsabile della progettazione e della realizzazione del Terzo Set di Chiuse. L'afflusso straniero si percepì immediatamente. Aprirono nuovi hotel e ristoranti. Centri commerciali, palazzine di uffici e condomini sorsero da un giorno all'altro. Fu inoltre realizzato un sistema metropolitano che estendosi in lunghezza unisse i due lati di una città in profondo cambiamento. Gli occhi del mondo osservavano con interesse questa nuova espansione. Lavori frenetici iniziarono subito a Miami, nel Sud Carolina e in Georgia per realizzare porti in linea con gli standard necessari per le navi Post-Panamax, richiedendo investimenti di miliardi di dollari.
Dal 2007, i lavori di espansione hanno creato più di 40.000 posti di lavoro, di cui il 90% di questi offerti a lavoratori panamensi. Il restante 10% fu composto da un team internazionale proveniente da ottanta Paesi in cinque continenti, in special modo dall'Italia, dalla Spagna, dal Belgio, dal Portogallo, dal Messico e dalle Filippine, solo per citare alcuni di questi Paesi.
L’aumento del potere d'acquisto dell'operaio panamense diede inizio alla realizzazione di grandi distretti residenziali ad occidente, alla costruzione di condomini nella capitale per la classe media e ad un aumento significativo di vendite di mezzi di trasporto privati. In breve, vi fu un vero e proprio boom economico causato da questa importante espansione. E' importante sapere che il 10% della forza lavoro operante nel progetto di espansione del Canale fu composta da donne.
Il Canale di Panama è una parte inseparabile della nostra storia; questa espansione è stata, ancora una volta, definita una delle meraviglie del mondo moderno.
L'ACP [Autoridad del Canal de Panama] ha continuato ad offrire programmi di addestramento per migliorare le capacità dei tecnici e creare opportunità professionali nelle aree amministrative e tecniche per lavoratori temporanei per incorporarli nella forza lavoro ACP.
El Nino portò una significativa riduzione del livello dei fiumi e dei laghi, ancora una volta, nel bacino del Canale, diventando un serio motivo di preoccupazione. Il nuovo Canale ha contribuito in modo significativo a ridurre lo spreco di acqua, con un nuovo sistema per il riutilizzo idrico per ogni passaggio navale. Inoltre, l'ACP sta compiendo enormi sforzi per conservare le proprie risorse idriche, in modo da assicurare entrambe le forniture alla popolazione ed il passaggio delle navi. L'ampia deforestazione delle aree centrali, in special modo della Provincia di Azuero, ha portato al prosciugamento di fiumi, laghi e corsi d'acqua nonostante i molteplici sforzi delle autorità che hanno chiesto più volte un utilizzo più razionato dell'acqua.
Il Canale, durante questi anni, ha permesso al Paese di prosperare grazie al boom economico. A Panama si sono recati molti personaggi noti e abbienti di tutto il mondo e milioni di turisti. Artisti da ogni parte del mondo vi si sono recati per esibire le proprie opere, attraendo migliaia di visitatori. Ancora una volta, proprio come agli inizi del ventesimo secolo, i molti stranieri giunti per lavorare all'espansione si sono in seguito anche integrati in un caleidoscopio di razze. Altri, invece, torneranno ai propri Paesi, con il ritmo del tamborito che risuona nei loro ricordi.
Il Canale di Panama è una parte inseparabile della nostra storia; questa espansione è stata, ancora una volta, definita una delle meraviglie del mondo moderno.
Rosa Marfa Crespo Justiniani de Britton, nata a Panama nel 1936, è la scrittrice più prestigiosa del Paese, acclamata anche a livello internazionale. E' inoltre un'oncologa e ginecologa molto stimata.