L'Ultima Agorà
PREFAZIONE DI ANTONIO PAPPANO
Lavoro nell'ambiente del teatro lirico ormai da quarant'anni. Ancora oggi, la parte più importante della mia giornata è quando entro nell'auditorium. Chiamatelo se volete brivido, risveglio, qualcosa che mi ricorda che non sto solo entrando all'interno di uno spazio meraviglioso, ma in un contenitore di scoperte condivise, di sogni e speranze condivise, di illuminazione condivisa attraverso la creatività degli artisti sul palcoscenico, attraverso il loro talento, la loro audacia! Condividere. Ecco la parola chiave. Il teatro unisce le comunità, portandole all'interno di uno spazio, solitamente curvo, come da tradizione greca e romana, perché tutti possano vedere il palcoscenico chiaramente, con e udirne la meravigliosa acustica, ma ancor più, una vista sul resto del pubblico presente! Due teatri in uno!
Anime assetate di conoscere qualcosa di esterno, che condividono un momento magico irripetibile. Questa, la firma della nostra eredità culturale.
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